Progresso e modernità a crespi d’adda

Autori: la classe 5°D del liceo Banfi

Crespi d’Adda è stato a lungo un modello  per  lo  sviluppo tecnologico e industriale dell’Italia della fine dell’Ottocento. Questo sviluppo tecnologico ha riguardato principalmente il settore delle telecomunicazioni, la costruzione di una centrale idroelettrica per l’autosufficienza energetica e l’introduzione di servizi pubblici all’avanguardia.

Telecomunicazioni

Nel 1892 , tra la residenza milanese della famiglia Crespi in via Borgonovo al civico 18, e la villa padronale dei Crespi situata in prossimità dello stabilimento tessile lungo il fiume Adda,  fu creata la prima linea telefonica ad uso privato.  Al tempo  era necessario chiedere una licenza ai Carabinieri e al Prefetto per l’installazione di una rete telefonica. L’introduzione della linea diede la possibilità alla famiglia Crespi, quando non era presente nel villaggio, di ricevere costantemente informazioni sull’andamento della fabbrica, con aggiornamenti e notizie in tempo reale su eventuali difficoltà o infortuni negli ambienti di lavoro. Curiosità: ancora oggi il prefisso telefonico dei numeri di rete fissa di Crespi d’Adda e Capriate San Gervasio è lo 02 di storica origine, il prefisso milanese, nonostante il Comune di Capriate sia oggi in provincia di Bergamo.

I Crespi favorirono il miglioramento di collegamenti con il villaggio e, dal 1908, venne avviata la pratica per collegare il cotonificio alla tramvia Monza-Trezzo-Bergamo, così da agevolare l’arrivo degli operai pendolari dalla riva milanese dell’Adda. Le comunicazioni si iniziarono a ramificare sia su binario che su asfalto: fu Silvio Crespi a promuovere la costruzione dell’autostrada Milano-Bergamo nel  1925.

Rete elettrica

Un ulteriore esempio di modernità fu l’introduzione di un efficiente sistema di illuminazione pubblica, la cui corrente fu assicurata dal 1879 attraverso il sistema di trasporto di energia elettrica Edison. Nel corso del decennio successivo la rete dei lampioni venne estesa all’intera frazione trasformando il villaggio nel primo paese in Italia dotato di illuminazione pubblica.

La centrale idroelettrica

La centrale idroelettrica di Crespi d’Adda fu fondata nel 1909, a seguito della ben più potente centrale Taccani a causa dell’incremento esponenziale del fabbisogno energetico della fabbrica e del villaggio. Il progetto della centrale fu opera di Gaetano Moretti. La centrale era dotata di tre turbine Francis ad asse verticale, completamente immerse in acqua, per permetterne la rotazione orizzontale; ogni turbina aveva una potenza  di 1000 KWatt.  Essa fu costruita nei pressi della più antica centrale idromeccanica e  venne ufficialmente inaugurata il 25 Luglio 1909, giorno dedicato a San Cristoforo protettore delle acque.  I proprietari della fabbrica rinunciarono nel 1941 al diritto prioritario di sfruttamento idroelettrico della centrale, riducendo significativamente la produzione di energia. La centrale rimase in funzione fino alla chiusura dello stabilimento tessile  e venne venduta nel 2011 alla società Adda Energy, che diede avvio alle pratiche per la riattivazione dell’impianto. Il restauro iniziò nel 2015 e portò all’installazione di nuove turbine di tipo Kaplan da 1200 KWatt ciascuna.

I servizi all’avanguardia

Tuttavia la modernità di Crespi d’Adda non si limita all’ambito tecnico-scientifico ma si estende anche all’ambito dei servizi pubblici a disposizione dei propri abitanti: al lavatoio, ad esempio, arrivava direttamente acqua calda proveniente dalla centrale termica funzionale all’attività di fabbrica, acqua che alimentava anche i bagni pubblici in grado di offrire agli operai di godere di un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie.

Fonti:
http://www.villaggiocrespi.it
http://www.crespidadda.it
“Crespi d’Adda: villaggio ideale del lavoro” di Luigi Cortesi